La pratica del counselling drammaturgico

La pratica del counselling drammaturgico: “Il nostro lavoro mira a ricercare delle strategie di azione che possano essere utilizzate operativamente dal nostro cliente in maniera funzionale ai suoi obiettivi, per gestire la situazione che ci ha portato in colloquio. Il lavoro del counsellor si basa esclusivamente sulle parole riportate dal cliente, organizzate e restituite grazie all’utilizzo delle tecniche conversazionali, al solo scopo di formare un quadro chiaro, esaustivo e convalidato dal cliente stesso dello scenario che costituirà il comune terreno di lavoro. L’attenzione del counsellor non si volge pertanto ad indagare elementi non dichiarati dal cliente (…). Essendo quindi il nostro lavoro centrato sul problema (…), ed essendo il nostro materiale di lavoro la parola condivisa con il cliente (…), possiamo sostenere (…) che il counsellor può lavorare efficacemente anche con un cliente che riporti un problema non suo, ma che sia in grado di apportare gli elementi conversazionali (informazioni, obiettivi, coerenza) utili al lavoro.”

(Raffaella Penna, relazione in Seminario Sico “Il counselling al lavoro”, Torino, 13 Maggio 2018)